Sicuramente molto antica è la storia del territorio di Modugno, come testimonia la lunga frequentazione del sito neolitico di Balsignano situato su un’altura che si affaccia su Lama Lamasinata, a breve distanza dal luogo dove sorgerà poi il casale medievale omonimo.
Le dinamiche insediative nel mondo antico sono state influenzate dalla presenza delle lame, che erano al tempo stesso ottime vie di penetrazione nel territorio e basi per lo stanziamento, grazie alla presenza di grotte ed alla presenza di fonti di approvvigionamento idrico, condizioni di base per il fiorire della civiltà rupestre, particolarmente fiorente in età medievale e attestata lungo il decorso di Lama Lamasinata a S. Maria della Grotta e a Mass. Madia Diana (nella zona industriale nell’area dell’ex Alco).
Lungo il decorso di Lama Misciano, non lontano dal decorso della via Traiana, è stata individuata un’area archeologica con resti di un insediamento rurale di età romana e di una chiesetta e di un sepolcreto altomedievali.
Più controversa per la cronologia è la presenza delle pietrefitte o menhir, tra cui il noto “Monaco” situato al km 79,455 dell’ex SS 98, generalmente ritenuti monumenti megalitici di età preclassica, che secondo altre ipotesi sarebbero cippi di confine utilizzati per la centuriazione in età romana.
In corrispondenza dell’odierno centro abitato è documentata la presenza di tombe di età peucezia (secc. V-IV a.C.) in contrada Cappuccini e in via Carducci.
Modugno, veduta aerea di località Misciano
Modugno, località Misciano, asse viario antico identificabile con il tracciato della Traiana
da A. Mangiatordi, Insediamenti rurali e strutture agrarie nella Puglia Centrale in età romana, Bari 2011, p. 65, figg. 34-35