Al ricordo di Bona Sforza d’Aragona (Vigevano, 2 febbraio 1494 – Bari, 19 novembre 1557) è legata l’epoca di maggior splendore della storia modugnese, testimoniata da numerose attestazioni monumentali ancora conservate nel centro storico.
Bona Sforza, per matrimonio regina di Polonia e granduchessa di Lituania, ereditò dalla madre Isabella d’Aragona il ducato di Bari, in cui passò parte degli anni giovanili prima di sposare il re Sigismondo di Polonia.
Alle due donne, in particolare a Bona, è legato un periodo di prosperità e buon governo, testimoniato dall’incremento demografico della popolazione e dalla nascita del Borgo Nuovo (il Suburbio) intorno alla chiesa di Sant’Eligio. In questo periodo, al seguito della corte ducale, si stabilirono a Modugno alcune famiglie della nobiltà lombarda che edificarono nella cittadina dimore patrizie ancora in parte visibili nel centro storico.
La duchessa fece realizzare un ospedale e un ospizio, contribuì finanziariamente al restauro della Chiesa Matrice e intraprese lavori di canalizzazione idrica e altre opere finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita del paese.