La chiesa di San Giovanni Battista sorge appena fuori del circuito delle mura trecentesche dell’abitato medievale, nei pressi della Motta.
Inizialmente ritenuta una chiesa di rito greco a causa dell’orientamento ad est con l’abside semicircolare a vista e il portale posto sul braccio longitudinale, in base a fonti documentarie si è rivelata essere una cappella del XIV secolo, fatta edificare dalla famiglia greca degli Johannaci in corrispondenza di un preesistente ospizio per i pellegrini.
L’antico ospedale, adiacente alla chiesa, è una semplice sala con volta a botte. Le nicchie presenti sulle pareti erano verosimilmente utilizzate come giacigli per i pochi pellegrini che l’ambiente non molto grande poteva ospitare.
La facciata laterale della chiesa mostra un paramento murario a bugne su cui si apre il portale sormontato da una lunetta ad arco aggettante sorretto da due reggimensola su cui sono scolpiti i simboli dei pellegrini (la conchiglia di San Giacomo e la zucca che fungeva da borraccia per l’acqua). Una cornice aggettante separa il bugnato dalla parte superiore del paramento a pietra liscia. L’affresco all’interno della lunetta raffigura San Giovanni Battista nel deserto suggerendo la funzione ospedaliera della chiesa. A sinistra del portale si apre una piccola monofora strombata di gusto tipicamente gotico. La struttura è sormontata da un piccolo campanile a vela.
La planimetria della chiesa è ad aula unica rettangolare, coperta da una volta a botte che mostra al centro un rilievo in stucco a motivo floreale. L’interno appare disadorno, ad eccezione del poco leggibile affresco del catino absidale,dell’acquasantiera poligonale e dell’altare in pietra e stucco policromo.