Posto a circa 3 km a sud di Modugno, il casale abbandonato di Balsignano è quel che resta dell’antico centro fortificato, menzionato per la prima volta in un documento del X secolo.
Distrutto una prima volta dai Saraceni nel 988, fu ricostruito e donato all’abbazia benedettina di Aversa.
Nel 1349 fu teatro di uno scontro fra esercito filoangioino e quello filoungherese, nel quadro degli scontri per la successione al regno di Napoli.
Nel 1526 fu ancora una volta distrutto durante la guerra tra francesi e spagnoli e definitivamente abbandonato. Nel sito sono ancora conservati i resti del casale e delle chiese di Santa Maria di Costantinopoli e di San Felice.
Della struttura fortificata sono ancora visibili la recinzione realizzata a secco, una costruzione a due livelli con due torri a base rettangolare, la corte con la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e, all’esterno, la chiesa di San Felice in Balsignano, pregevole esempio di chiesa ad aula unica con cupola centrale in asse di tradizione bizantina (X secolo).
Nell’ambito di un progetto di restauro del complesso campagne di scavo condotte all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso hanno messo in luce nella stessa area della chiesa di San Felice un piccolo edificio di culto di età altomedievale a cui è connesso un sepolcreto, oltre a indagare le preesistenze archeologiche all’interno del recinto del casale e della chiesa di S. Maria di Costantinopoli.
Un’altra campagna di scavo nel sito è stata condotta nel 2011 in corrispondenza della cinta muraria esterna dell’insediamento, permettendo di mettere in luce le fondazioni di due torri del muro perimetrale di età basso medievale che completano il circuito con le cinque torri già visibili.