In uno stretto vicolo, nei pressi della Chiesa del Carmine sorge il palazzo tradizionalmente attribuito alla regina Bona Sforza.
Dell’antico edificio, a cui si accede da una scalinata esterna, ormai è possibile ammirare solo una elegante bifora e alcuni stemmi gentilizi.
La presenza al centro della bifora, in parte tompagnata, di un trigramma cristologico (JHS) potrebbe indicare che il palazzo sia stato proprietà di religiosi mentre i simboli araldici presenti sugli stemmi apparterrebbero alle famiglie De Rossi e Dominichiello che annoverano entrambi sacerdoti nella loro discendenza.
La regina Bona Sforza, non essendo ancora nata nel 1466, può essere solo stata ospitata nel palazzo, forse da un certo Don Pietro Rossi, cortigiano della regina e parente di Vito De Russi o Rossi, citato nei documenti quale proprietario del palazzo nel 1557.